ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

 
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RIFLESSIONI SU RIFLESSI PDF Stampa E-mail

saul_leiter_riflessi_2.jpgApprofittando di un'immagine in gallery di "nanni", riorganizzo un po' di idee sull'argomento, nel tentativo di lanciare qualche spunto in merito al "perché" delle nostre foto.
Il punto di partenza è una foto di un riflesso di una barca in mare di un utente del sito e corsista ACAF 2013, che ho peraltro avuto il piacere di conoscere di persona. A tal riguardo, invitavo Giovanni a ragionare su cosa cercava in quella foto e sul "perché" dello scatto medesimo. Ragionavamo su cosa di fatto potesse rappresentare quel segno, quel riflesso, quella speculare immagine di ciò che accadeva in superficie.

Cosa è un riflesso e cosa rappresenta?
Per Luigi Ghirri il riflesso offriva la possibilità di fotografare contemporaneamente ciò che sta avanti e dietro la camera da presa, ma non solo. Ghirri intende il riflesso come fotomontaggio naturale e reale che consente di creare un'immagine all'interno della realtà, divenendo anch'essa realtà… "l'immagine all'interno della realtà diventa fotomontaggio della realtà stessa. Era un gioco di specchi e di parole".

In qualche modo anche Italo Calvino ci viene in aiuto con un importante contributo all'interno de "Le Città Invisibili" quando descrive Valdrada come una città costruita in modo tale da specchiare ogni sua parte nel lago sottostante. Tutto ciò che accadeva in superficie aveva un suo doppio nella Valdravia riflessa e capovolta. Gli abitanti della Valdravia di sopra agivano sempre con la consapevolezza che ogni loro atto era generatore di un analogo atto specchiato: "anche quando gli amanti danno volta ai corpi nudi pelle contro pelle cercando come mettersi per prendere l'uno dall'altro più piacere, anche quando gli assassini spingono il coltello nelle vene nere del collo e più sangue grumoso trabocca più affondano la lama che scivola nei tendini, non è tanto il loro accoppiarsi o trucidarsi che importa quanto l'accoppiarsi o trucidarsi delle loro immagini limpide e fredde nello specchio". Lo specchio dona valore alle cose, ma allo stesso tempo le nega e le rinnega, in uno strano rapporto forzato di convivenza. Le due città gemelle convivono, ma non si amano, hanno senso ed esistono l'una in virtù all'altra, ma non sono uguali per il semplice fatto che non tutto ciò che si manifesta nel quotidiano della città di sopra è simmetrico, eppure finisce inevitabilmente per divenire tale.

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