ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

 
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum
#8286
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 0  
Certo Alberto bisogna evitare la confusione dei ruoli.
Siamo fotoamatori e mi piace riprendere la tua definizione ( FotoAmatori, Dilettanti, ossia amanti della fotografia che fotografiamo per diletto... e davvero poco di più!!! )
Avrei qualcosa da “approfondire” sul Dilettanti ma…lascio la suscettibilità ai poco intelligenti. .
Dunque fotoamatori . Non siamo certo come gli infermieri che si fanno chiamare dottori o i geometri ingegneri …..Certo proviamo Amore verso…esercitiamo con Amore il fotografare, nel leggere una bella foto,nello scambiare conoscenze ed esperienze ed il piacere di stare insieme nei circoli e nelle associazioni.Chi si crede un artista è fuori posto.
Di tanto in tanto ci piace relazionarci con un maestro ,con un grande,con uno di quelli che,magari, avremmo voluto essere , possibilmente per comunicare. Lo scopo è il tentativo di fornire elementi atti alla crescita del gruppo. Così come gli incontri con altre realtà similari oppure ospitando “professionisti” dove il dibattito può farsi più acceso ,ma la condivisione di uno scopo comune fa si che chi si offende è un… Pirla !!!
Tu affermi “Restiamo con i piedi a terra ed accettiamo l'idea che la Fotografia è materia tutt'altro che semplice, che tutte le nostre certezza potrebbero essere solo castelli di carte e che di fotoamatori come Giacomelli & ne nascono solo 1 ogni 10.000.000!”
Perfettamente d’accordo. Chi dovesse pensarla diversamente,fotoamatore e non, è un borioso, presuntuoso.
Oggi nel suo seminario Santo Di Miceli ha affermato che ,nel corso di un esperimento, sono state date delle macchine fotografiche a dei gorilla o scimpanzé ,non ricordo, sono stati perfettamente in grado di realizzare foto.
Nella associazione di cui facciamo parte sono presenti una notevole varietà di figure professionali,dal medico all’avvocato, dall’elettricista al pensionato, tutti soddisfatti e realizzati della propria attività,serenamente uniti dall’essere consapevolmente fotoamatori. Probabilmente chi si “risentirà” è…forse il geometra chiamato con il giusto titolo.
Sono certo che il tuo intervento mirava a porre l’accento sulla necessità della formazione, del fornire le opportunità di crescita ,soprattutto,ai giovani che si accostano all’associazione. Di questo ci stiamo occupando. In quanto alla segnalazione di opportunità di manifestazioni e iniziative rilevanti è stato sempre fatto e si continuerà a farlo, senza remore o pregiudizi immotivati
La crescita del gruppo sta molto a cuore al gruppo dirigente dell’associazione di FOTOAMATORI. Chi dovesse offendersi per tale etichetta è fuori posto .
In questi giorni ho avuto il piacere di incontrare Damiano Schinocca,miha parlato dei suoi impegni,del video realizzato per Alex Britti ed altro. Devo confessarti che ho avuto un momento di orgoglio ricordandolo “corsista Acaf” qualche anno fa. Non ho alcun merito ,anzi,non abbiamo alcun merito Damiano ha realizzato il suo percorso per esclusivi meriti personali ,noi gli abbiamo solo comunicato le nostre esperienze di fotoamatori con tutta la voglia di migliorare, crescere, conoscere, studiare, approfondire, ricercare, confrontarsi, apprendere, conoscere,coinvolgere ed essere coinvolti, comunicare ..e potrei ancora continuare .
Ma sono e resto un fotoamatore iscritto ad un fotoclub ,di cui oggi ho sentito affermare essere “fondamento della cultura e diffusione della fotografia italiana,in mancanza di facoltà universitaria negli atenei della nazione.
p.s. segnalo che di quanto scritto non una sola parola ha un tono polemico.Grazie
 
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#8287
alb.o (Utente)
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 2  
La mia intenzione, anch’essa, era priva di qualunque tono saccente o polemico… era semmai una confidenza (molto autobiografica) fatta come spesso mi accade a voce alta!
Da qui si può essere spesso fraintesi! Allora onde evitare ulteriori fraintendimenti, spiego meglio il mio pensiero ed a cosa mi riferivo nello specifico! …dovrò poi imparare alla svelta a scrivere di meno, perché mi rendo conto che negli ultimi mesi spendo più tempo a cercare di spiegare meglio il mio pensiero piuttosto che fotografare o leggere un buon libro… ed alla fine mi chiedo: “ma perché? Chi me lo fa fare?”. La risposta più giusta la troverò certamente da solo e con il tempo!

L’esperimento in questione, che gira on line da un pò, e sul quale ci siamo soffermati in tanti, nasconde al suo interno diverse problematiche e fonti di discussione. L’aspetto sul quale mi ero soffermato io era solo legato alla mia esperienza nella gallery ACAF… dove per più di tre anni non ho dispensato commenti e punti di vista personali a circa il 70% delle foto passate da quelle parti. Nonostante un pizzico di esperienza, qualche lettura importante ed i preziosi approfondimenti di Pippo Pappalardo, mi rendo conto che nelle gallery sottoforma di commenti si scrive di tutto, vuoi per superficialità, vuoi per stanchezza vuoi per semplice ignoranza!

Questo esperimento mi ha portato a riflettere su quanto già avevo realizzato nel tempo ed ossia che entrare nel merito di una fotografia di un autore che non si conosce non è affatto facile… anzi tutt’altro! Un commento superficile, ma anche un commento attento ma incompleto, può aiutare un fotoamatore alle prime armi, ma può anche segnarlo per lungo tempo. Un commento presuntuoso su una foto apparentemente sbagliata (almeno per i canoni formali tipici dei manuali di composizione etc.) come gli esempi di questo forum, non solo rischia di far fare una figuraccia al titolare del commento, ma sposta attenzioni e ricerca degli altri componenti di un gruppo verso direzioni che potrebbero essere non esattamente corrette… leggi banali, codificate, stereotipate, etc… e di tutto ciò noi fotoamatori non ci possiamo rendere conto, per il semplice fatto che la fotografia rappresenta nella maggior parte dei casi una passione, un hobby, un modo di fare aggregazione sociale (tutti ottimi ed importanti fattori, pregherei di non essere frainteso, ancora una volta).

Alla luce di questo post, sono andato a riguardare a campione alcuni dei miei commenti in gallery, nell’arco degli ultimi tre anni e mi rendo conto di aver scritto (anche in buona fede) diverse coglionerie, di aver preso innumerevoli sviste, di non aver dato spazio ad alcune foto (di autori sconosciuti) semplicemente perché le foto proposte non erano codificate all’interno di alcuno schema personale o precostituito. La gallery mi è servita come palestra, non lo nego, anzi l’ho sempre dichiarato e mi ha fatto crescere, ma dubito che abbia fatto crescere i destinatari dei miei commenti. Anzi, in qualche caso credo che qualcuno mi abbia lasciato parlare giusto per pietà e per non sparare sulla “croce rossa”. Qualcun altro si è convinto di alcune mie opinioni avventate, magari cambiando il suo modo di fotografare, e ciò mi dispiace, perché sicuramente non è bello. Il discorso da qui si può allargare all’infinito perché infinite solo le immagini che tormentano i nostri schermi ogni giorno… Ci auto-educhiamo a foto assurde formalmente rispondenti a canoni mentali basati sul nulla… ci violentiamo rimanendo più attratti da foto “violente” per la loro composizione perfetta o per la loro luce più corretta ed assumiamo quelle foto come meta dei nostri desideri. E la cosa più incredibile è che le cerchiamo con forza. Quando diciamo “il mio occhio non si ferma da nessuna parte e vaga in cerca di qualcosa che non trova”, siamo tentati a scartare la fotografia… ma perché? Forse sono proprio quelle le foto che andrebbero valutate meglio, sono quelle che lasciano spazio ad interpretazioni, a letture personali, a scoprire dettagli e curiosità.
Purtroppo lo stato di cose di cui parlo rappresenta secondo me il 90% della realtà fotoamatoriale (inclusi i “postatori folli di Facebo”, i frequentatori di circoli on line, di gallery on line come il nostro sito, di alcuni concorsi, anche quelli blasonati, etc… ed a scanso di equivoci sempre in agguato, anche io faccio purtroppo parte di queste categorie). Il problema è rendersene conto, il problema è capire che forse non è così che deve essere, il problema è chiedersi perché quelle foto dell’esperimento, oggetto di questo forum, sono o debbano essere considerate capolavori della fotografia e pietre miliari della neonata forma espressiva.

Questo è il problema che mi sono posto… questo è il problema che mi pongo… questo è il quesito che mi porta a capire che se voglio migliorare devo capire il perché, il motivo per cui quelle foto sono quelle che la storia della fotografia ha consacrato per quello che sono, con tutti i loro orizzonti non in bolla, con le parti fuori fuoco, con la mancanza del soggetto in primo piano, ecc. ecc. Mi chiedo, è giusto che un fotoamatore più esperto dia consigli, o suggerimenti di questa natura a chi si avvicina alla fotografia? Davvero non lo so, non so rispondere… so solo che per esperienza personale, oggi ritorno a fotografie che tre o quattro anni fa avevo semplicemente scartato e non più cercato perché qualche fotoamatore più esperto mi aveva detto che erano foto sbagliate. Oggi le ho riprese ed ho capito che non era corretto il suggerimento ricevuto… che avevo avuto semplicemente un’intuizione ed l giusto consiglio era quello di sentirmi dire “continua e vedi dove arrivi”, ma come ho fatto a capirlo? Ho studiato, mi sono fatto tante domande, tante altre me le continuo a fare. Scatto tante fotografie (la maggior parte delle quali mi fanno rabbrividire dalla vergogna e che spero non si vedano mai per quanto sono inutili)… nonostante questo mi rendo conto di quanto indietro io sia, di quanta strada e fatica ho innanzi a me! Qualcuno potrebbe chiedermi: “ma chi te lo fa fare? Chi te lo impone?” Nessuno ovviamente, ma voglio imparare e mi piace farlo! Resto fotoamatore per definizione (trattengo l’accezione positiva e cerco di farmi scivolare via quella negativa), ma ti confesso Salvo che la parte negativa di questa definizione esiste, e per quanto io cerca di allontanarla mi rendo conto che non è possibile, non è facile… che sono fotoamatore nel bene e nel male, sono dilettante perché fotografo per diletto e purtoppo ho scritto e scriverò stronzate perché magari penso di avere ragione per poi scoprire nel tempo che non è così… però mi espongo, esprimo ciò che penso e lo faccio sempre al meglio delle mie possibilità, cono onestà intellettuale e voglia di crescere insieme con chi mi sta vicino!

Questo, e solo questo, era ciò che volevo dire nel mio intervento!

Salvo, so che tu hai letto correttamente tra le righe e che hai puntualizzato senza polemica alcuni aspetti… so che alcuni interventi devono esistere anche per questioni legate a ruoli e cariche! E’ giusto così, ma…che fatica!

Cari saluti a tutti ed auguri per il nostro cammino ricco di insidie di ogni natura!

Alberto
 
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#8303
Caristofane (Utente)
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 2  
Caro Alberto,
come sempre centri il punto con le tue piccole/grandi provocazioni.

Anche io mi ero imbattuto in quel sito tempo fa' e anche io mi ero posto delle domande. Ancora oggi continuo a pormene...
tante...

Il punto è che nel bene e nel male la fotografia si evolve e alcune immagini di qualche anno fa' risultano oggi, come dire,
datate, fuori moda, superate nel senso estetico dagli anni.
Il punto è che la "democratizzazione" della fotografia ha portato ad una fotografia di "massa" ed il gusto si è evoluto di conseguenza
in un "gusto della massa".
Il punto è che come la fotografia ha liberato la
pittura dall'esigenza di riprodurre il reale (con le evoluzioni che ne sono conseguite), così l'automazione ha liberato la fotografia
dall'esigenza di una competenza tecnica con tutto ciò che ne consegue: chiunque oggi può impugnare un apparecchio fotografico
e scattare una foto tecnicamente corretta, ne è derivato che chiunque è oggi in grado di fotografare, ma la cultura fotografica,
nel frattempo... si è persa!

Non mi sembra che questa "evoluzione" sia stata così proficua per la fotografia come lo è stata per la pittura!

In un'epoca in cui la perfezione tecnica è automatica, la ricerca si sposta oltre, forse verso i contenuti?
Non so! Non mi sembra.

Ma il punto è anche che non esiste "una" fotografia, ne esistono tante, una per ognuno di noi, ognuno ricerca in essa aspetti diversi.
Risultati diversi. Ognuno una sua funzione, una sua fruizione.

I punti, come vedi, sono tanti e molti altri ne sto tralasciando in questo discorso che diventa via via più complesso.

Il punto è forse che dovremmo prima aver chiaro "cosa" è realmente una fotografia... oggi,
ma questo forse ci porterebbe troppo lontano.

Ma, come sempre, questi spunti sono importanti innanzi tutto per capire noi stessi ... dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare...


Emanuele
 
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E\' un\'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con la testa e con il cuore.
Henri Cartier-Bresson

Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Andreas Feininger
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#8304
Caristofane (Utente)
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 2  
Continuo...

La macchina fotografica è oggi "un giocattolo strutturamente complesso, ma con un funzionamento semplice", ci dice Flusser.
Ha dei suoi programmi e delle sue impostazioni programmate per un risultato tecnicamente corretto preimpostato da qualcuno che
non è più il fotografo. Il risultato è il più delle volte dovuto ad una matrice estranea allo stesso fotografo e distante dalle sue
intenzioni, casuale per lo più.
E' come se dessimo delle parole a caso ad un computer e quello sulla base di una sua programmazione ne estaesse una poesia.
Potremmo per questo dirci poeti?
Certo rimane una componente discrezionale del fotografo, ma limitata.
In particolare è limitata la componente interpretativa che il fotografo può controllare in queste condizioni.

Insomma oggi la macchina fotografica è una sorta di quaderno di appunti.
Solo pochi illuminati diverranno grandi poeti, ma per questo occorre il famoso
1% di ispirazione e 99% di traspirazione (leggi faticoso studio)

Devo lasciarti di nuovo, perdona la fretta di questi brevi "appunti", ma mi hai stimolato...

Emanuele
 
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Ultima Modifica: 2013/10/23 16:25 Da Caristofane.
 
E\' un\'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con la testa e con il cuore.
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Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Andreas Feininger
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#8305
alb.o (Utente)
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 2  
"Ma il punto è anche che non esiste "una" fotografia, ne esistono tante, una per ognuno di noi, ognuno ricerca in essa aspetti diversi.
Risultati diversi. Ognuno una sua funzione, una sua fruizione."


ma ne sei davvero sicuro...?

Magari fosse così, se solo ognuno di noi ricercasse davvero qualcosa ed avesse una sua interpretazione della fotografia, sarebbe meraviglioso! La pluralità, una celebrazione dell'estro e della creatività, un tripudio di colori e di novità! ...magari Emanuele, magari! Sarebbe una conquista!
Lo prendo come un tuo personale auspicio (che sposo per altro senza alcun timore)!

A me sembra, a giudicare da quello che si vede su FB, su internet in generale, ma anche nei concorsi ed in una fetta davvero abbondante del mondo amatoriale (di cui facciamo parte anche noi) che in verità si cerchi la foto di "quell'altro", che era tanto bella, che aveva ricevuto tanti apprezzamenti... Figurati "è così che si fa", "è così che fanno gli altri", "è così che fa quello lì"... una specie di telefono senza fili, in cui però al posto che perdere l'aspetto formale, si perde il contenuto, la storia e la cultura... si perdono le parole, quelle stesse parole, che sarebbe opportuno leggere sui libri, ascoltare di presenza dai grandi fotografi quando si può! Quelle parole che sarebbe bello poter spendere al momento opportuno... ma ovviamente è cosa che costa... Costa tempo, costa fatica, semplicemente costa! Ed allora se riesco a fare "alla maniera di quello li", che mi piace, anche se non lo conosco, anche se poi quello li fa alla maniera di quell'altro e quell'altro come quell'altro ancora, chi se ne frega... tanto la foto la fai lo stesso ed è quella la foto apprezzata dai più (ma chi?)... il resto apparentemente non conta!

Beh! Mi piace pensare che così non è! ...ma i conti si fanno sempre alla fine, al passare del tempo, al sommarsi degli anni! E' una passione che dura la nostra e che fortunatamente per chi sarà baciato dalla sorte, ci accompagnerà ancora per molto tempo!

...ed ora concentriamoci un attimo sul prossimo appuntamento che mi pare molto ricco di pensieri e magnifiche opportunità da provare a fotografare! Il prossimo esame personale lo abbiamo davvero a portata di mano!

PS il quderno d'appunti, sai che per me è indispensabile, e lo tengo sempre con me... però, esatto, lo tengo sempre con me... tendo ad utilizzarlo come strumento di sviluppo di qualcosa, non come risultato finale... magari non arriva nulla, ma almeno ho i miei appunti!!! Ci appunto idee, sensazioni, emozioni, intenzioni, indirizzi, approfondimenti e temi da approfondire... sempre stato così per me e sempre lo sarà!
 
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Ultima Modifica: 2013/10/23 16:57 Da alb.o.
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#8308
PipPap (Utente)
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Re:Se I Grandi Fotografi Postassero Sui Forum 10 Anni, 8 Mesi fa Karma: 9  
Dov'è l'occhio del fotografo? Ma c'è un fotografo?

Prima di morire vorrei raccogliere alcuni “punti fermi” e, quindi, non eccessivamente opinabili: tra questi punti, spero che rimanga Cartier Bresson e il suo modo di rappresentare il mondo.
La risposta immaginata dal curatore del sito richiamato, rispecchia, a mio sommesso parere, semplicemente uno scorrettissimo e poco fondato modo di leggere l’immagine fotografica (trattasi di una risposta del e per il fotoamatore che si autodefinisce tale senza domandarsi da dove e come nasce la definizione).
Vi si danno, infatti, per scontati (e qualificanti) alcuni pregiudizi, alcuni luoghi comuni e soprattutto vi si trincia un sommario giudizio calcolando il numero degli errori da segnare in blu e, quindi, non dare assolutamente peso a quanto si ha sotto gli occhi in termini d’idea espressiva, messaggio e contenuti vari.
Andiamo con ordine: vi si dice che l’orizzonte del mare è storto. Embè? Non è di certo colpa del mare, o della spiaggia di Dieppe nell'anno 1926: la responsabilità è del fotografo il quale ha considerato necessario questo elemento e non ha buttato il fotogramma ritenendolo errato, anzi l’ha sempre proposto in questo modo.
Forse voleva dirci qualcosa? Possiamo dal “come” ha ripreso questa scena capire qual era il suo modo di esprimere in quel momento?
Andiamo con ancora più ordine: a me sembra che il fotografo sia stato colpito dalla massa nera sul fondo bianco costituita dai due corpi e dall’ombrello;
poi, da questa prima impressione, fa nascere la seconda idea rappresentatrice ovvero riprendere un uomo e una donna che liberamente prendono il sole (?) sdraiati sulla spiaggia;
ma questa seconda idea -che già sopraffà la prima- è scavalcata dall’occhio che “a la sauvette” si accorge dell’inadeguatezza dell’abbigliamento della coppia e di tutti gli abitanti della spiaggia (cappelli, scarpe pesanti eccetto, forse, la donna; poi, calze di cotone di lei; vestiti pesanti per entrambi, etc.); inadeguatezza dettata dalla giornata particolare di una stagione freddosa (?) eppure la bambina è attrezzata per una giornata di sole e qualche bagnante pure.
Leggiamo con più attenzione.
Il fotografo è, si fa per dire, alle spalle della coppia che non protegge la propria intimità. - se ne infischia la donna che mette in bella mostra le calze (proprio lei che ha disposto il giornale sotto il vestito per non gualcirlo)- e si preoccupa di affidare a un ombrello ben conficcato sui ciottoli (l’altezza del manico è modesta) l’ombra per mantenere al fresco il contenuto di una bottiglia.
La composizione obbedisce ad una diagonale che attraversando il fotogramma e congiungendo il secondo piano della folla con le gambe dell'uomo sdraiato
mantiene una inquieta forza dinamica all'interno di un contesto assolutamente placido (nessun volto, tutti di spalle, fermi, anche il mare).
Il fotografo è sorpreso e vuole raccontarcelo: non vuole palesare la sua presenza e vuole illustrare il momento in cui sulla spiaggia tutti si stanno facendo i cazzi loro; ma lui scatta e disturba. Il segno del disturbo è proprio quell’orizzonte storto che ormai ......... è diventato parte del racconto e non lo possiamo raddrizzare perché scomparirebbe il fotografo.
Su fotografie come queste HCB maturerà il concetto della "fotografia di nascosto, a sorpresa": stavolta la sorpresa sta nella rivelazione del nascondimento del fotografo.

Il resto del commento è poca cosa, mentre il vostro dibattito, invece, è molto importante. Ma vi rammento sempre che occorre stupirsi (Ghirri docet) davanti ad un’immagine. Provare a capire il nostro stupore è la prova che il mondo ci interessa raccontarlo, anche mettendoci da parte.
Buon proseguimento.
 
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Ultima Modifica: 2013/10/25 17:46 Da PipPap.
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