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Tracce di Donna - 13/03/2012 (1 in linea) (1) Visitatore
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Discussione: Tracce di Donna - 13/03/2012
#6509
Caristofane (Utente)
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Tracce di Donna - 13/03/2012 12 Anni, 4 Mesi fa Karma: 2  
Donne-fotografo e donne che lavorano, uomini-fotografo e donne-fotografo o forse fotografi e fotografe a confronto, esiste una differenza? Forse si e forse no.
Si è parlato molto di come questi ultimi anni hanno visto aumentare la presenza femminile in molti campi: dal lavoro, alla politica e … alla fotografia. In fondo si tratta di un’evoluzione dei tempi, in cui la donna ha preso coscienza delle sue potenzialità, si è svincolata da ruoli sociali storicamente “obbligati” ed ha conquistato degli spazi di libertà che le hanno permesso di esprimersi là dove la passione o la vocazione le portava, che fosse la fotografia o piuttosto guidare un camion. Ne sono nati mestieri nuovi per le donne, lavori in cui una donna non si era mai vista, complici anche le esigenza della dura sopravvivenza, ma, a volte, anche nuove espressioni d’arte.
Ora in che cosa si differenzia il modo in cui una donna svolge un’attività che per lungo tempo è stata considerata “maschile”, rispetto all’uomo? Ci è stato in buona parte espresso dal nostro solito “Onnisciente” (sapete a chi mi riferisco) con considerazioni solo apparentemente scherzose, ma in realtà frutto di acute osservazioni. La donna spesso porta un tocco di grazia e di personalizzazione sul lavoro, la dove l’uomo è spesso più asettico e impersonale, una donna intelligente riesce a farsi accettare anche nei luoghi tradizionalmente più maschilisti (vedi l’esempio dell’officina meccanica). Anche in questi contesti la donna sa esprimere la propria femminilità o a volte si lascia travolgere dal suo lato maschile e diventa asettica e impersonale anch’essa. Ma c’è un’altra faccia della medaglia, sempre per il mutare dei tempi, oggi assistiamo a molti uomini che occupano ruolo tradizionalmente assegnati alle donne e forse anche questo sarebbe un buon soggetto fotografico.
Ma torniamo alla mostra di ieri dove le nostre amiche e socie si sono espresse attraverso le loro immagini su una società lavoratrice che cambia. Lo hanno fatto attraverso fotografie di reportage e ritratti ambientati, in cui il soggetto si mostra alle prese con la sua attività e col suo modo di adempiervi. In molti casi si trattava di attività tradizionalmente femminili, prese per lo più in luoghi lontani, in altri di mestieri nuovi per le donne e questi appartenevano a luoghi socialmente più progrediti con donne sempre più emancipate, in tutti veniva fuori una ricerca documentaristica, un desiderio di conoscere, forse una verifica delle proprie convinzioni. Mancava la figura della donna-fotografo tra i mestieri espressi? Forse, ma era presente indirettamente attraverso i lavori presentati dalle nostre fotografe-donne.
Ancora una volta è venuta fuori la necessità di leggere le immagini. Ancora una volta invidio Pippo Pappalardo per la sua capacità di dire tutto senza offendere nessuno. Per la capacità di emettere un verdetto quasi inconfutabile, di getto, senza pensarci un attimo. Per la mancanza di tentennamenti. Per la sua capacità di affascinare l’ascoltatore e per la sua ancora splendida memoria (qualsiasi cosa Lui ne dica).
Ancora una volta abbiamo potuto apprezzare delle immagini e guardare il mondo che ci circonda attraverso altri occhi e altre sensibilità (almeno per noi maschietti), gli occhi delle donne appunto.
Sarebbe stata diversa la mostra se lo stesso argomento fosse stato trattato da fotografi uomini? Forse no. Perché l’argomento si prestava ad una ricerca indipendente da quel tipo di visione del mondo. Certo se si fosse trattato di fotografare la famiglia o la moda, probabilmente sarebbero uscite maggiori differenze di visione. Ma siamo poi tanto sicuri che la visione del mondo sia oggi tanto diversa tra uomini e donne e non stia diventando anche quella “unisex” come l’abigliamento? Questa famosa divisione dei ruoli che poi non era altro che un modo di organizzare la società dando ad ognuno dei compiti, si sta perdendo, ma forse, insieme ad una maggiore libertà, stiamo entrando in un periodo di più grande confusione.

Per concludere ricordo la premiazione dei soci per la mostra tenutasi alla Vecchia Dogana su S. Agata.

Saluti e buona luce (femminile!) a tutti!

Emanuele
 
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E\' un\'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con la testa e con il cuore.
Henri Cartier-Bresson

Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Andreas Feininger
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