L’Etna, “a Muntagna”, è per i catanesi ingombrante presenza fin da quando vengono al mondo. Fiera ed indomabile. Con il suo fascino e le sue paure. Memento mori e inno alla rinascita. Forza distruttiva e selvaggia bellezza naturale. L’Etna è legata a Catania ed alla sua storia da sempre, sia per le distruzioni che ha portato, che per la sua onnipresenza, impossibile non vederla e non essere coscienti della sua presenza. Tutta la città ed il suo interland ne reca traccia nella nera pietra vulcanica che per mille usi viene adoperata finendo col diventare carattere architettonico-estetico distintivo della città e della natura, sopra e sotto i mari. Persino la sua religiosità ne è intrisa, nella fede verso la sua patrona Sant'Agata e le sue virtù protettrici sulla città contro le aggressioni della lava infuocata.
Attorno “a Montagna” si sono sviluppati ambienti naturali ed antropici di rara suggestione che il nostro gradito ospite Francesco Pennisi, sia per motivi professionali che personali, ha avuto modo di osservare molto da vicino. Di questa conoscenza si è voluto fare divulgatore e lo ha fatto attraverso i mezzi espressivi a lui più consoni: la fotografia e la musica. Come per altri mezzi di espressione è difficile comunicare qualcosa in un campo che non ci attrae e nel quale non abbiamo sviluppato opinioni personali. Ma per quanto abbiamo detto il nostro amico è profondamente legato all’ambiente Etneo e lo fa proprio in una ricerca che si è protratta nel tempo fino a diventare memoria.
Filtrata dalla sua sensibilità estetica e culturale è nata, negli anni, una raccolta di materiale fotografico che egli ha voluto organizzare in una narrazione fotografica. Nel far ciò si è avvalso della propria sensibilità artistica nel campo musicale fino a farsi suggerire dalla musica stessa le immagini della memoria. Ne è nato un audiovisivo che ha voluto gentilmente offrirci alla visione, magistralmente introdotto dal nostro comune amico Pippo Pappalardo.
E’ stata un’esperienza di arricchimento interiore e di conoscenza per tutti noi. Un viaggio nelle suggestioni timbriche e cromatiche, nella musica, nei luoghi e nel tempo. Un invito ad approfondire una conoscenza superficiale e distante nei confronti del nostro ingombrante vicino e dei suoi splendidi paesaggi.
Ne faremo tesoro.
Buona luce
Emanuele
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