Bella serata quella di apertura dell'ACAF dopo il riposo estivo. Chissà per quanti l'estate è stata libertà e spensieratezza, chissà se per qualcuno è stata nostalgia degli incontri ACAF!
Bene una serata come quella proposta ieri dall'associazione, merita bene un rientro dalle vacanze! Il nostro ospite e conduttore della serata è riuscito a intrattenerci con la bellezza delle sue immagini e con la profondità del suo pensiero, ma anche con la profondità dei suoi insegnamenti. Cosa ci ha insegnato? Alcune cose tutti noi le sapevamo già, chissà quante volte le abbiamo lette o sentite: scrivere per mezzo della luce, saper scegliere la luce giusta (ora, luogo, meteo), non cercare solo il bel tempo, raccontare i luoghi, avere un'idea chiara di ciò che si vuol raccontare, entrare dentro l'evento, avvicinarsi al soggetto (leggi Capa), saper cogliere aspetti inconsueti, punti di vitsa nuovi o diversi o insoliti, girare intorno al soggetto, prefigurare e anticipare, sapere aspettare ... Eppure, quanti di noi riescono a metterle in pratica tutte insieme. Lui ce le ha mostrate con gli esempi e con la semplicità di un grande maestro, che tutto fa sembrare semplice. Ah, averci pensato quando ero sul soggetto... Ma non è così semplice o almeno non tanto quanto potrebbe sembrare. Solo una capacità di visione e una grande perseveranza nell'apprendimento possono portare a tali risultati. Non so quanto sia traspirazione e quanto ispirazione nelle foto di Jordi. La sua giovane età e la mia vena di romantica mi farebbe propendere più per la seconda. Eppure se c'è una cosa che la fotografia mi ha insegnato, questa è che non tutto è così come appare, anzi! Come disse a questo proposito Thomas Edison (credo): genius is 1% inspiration and 99% transpiration. Non credo servano traduzioni!
Be, non mi resta che ringraziare Jordi Ferrando I Arrufat per i suoi insegnamenti e i soliti noti per il loro impegno organizzativo e l'entusiasmo trasmesso.
Ancora una volta: grazie ACAF, ci sei mancata!
Buona luce a tutti
Emanuele
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