ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

Il nostro socio Nicolò Ragusa, ieri sera è sceso dalla sua barca e ha imboccato i difficili percorsi del postproduzione fotografica laddove le rotte esecutive non obbediscono alle bussole o ai venti, ma alle regole ferree della successione gerarchica e funzionale dei comandi e, quindi, del rispetto assoluto di una metodologia logica e conseguente. L’impegno assunto dal nostro amico, cioè trasmettere tali metodologie, si è scontrato con le nostre (di sicuro le mie) resistenze a tornare a studiare come il nostro conferenziere ha fatto rivolgendosi alle cure dell’ottino Adriani. Cosa guadagneremo se studieremo bene anche noi? Di sicuro la possibilità di tornare sull’immagine che il nostro occhio-mente ha inteso privilegiare e, quindi, la facoltà di modificare, con calma e discernimento, quanto istintivamente realizzato dallo strumento fotografico ancorché sapientemente. I programmi sono a nostra disposizione e si piegano alle nostre esigenze: possiamo far tornare in vita chi è morto, tonificare il volto di un anemico, far ridere un disperato, trasformare un plumbeo crepuscolo in uno spettacolare tramonto. Tutto dipende solo dal nostro estro e dalla nostra volontà (o, se siamo dei professionisti, dalla volontà del nostro committente).
Ho subito verificato la lezione di Nicolò adoperando l’immagine della mia nipotina (età: due mesi) adoperando, dopo averlo scaricato da Familynet, il programma Loveshop.
Dopo aver provveduto ai sommari riti del raddrizzamento, bilanciamento, e compagnia bella, ho distribuito sulle frequenze indicate (smile-modulation) gli interventi correttivi da effettuare (davvero pochi) e, dopo aver sommariamente inquadrato il “musetto” della piccina con un impalpabile pennellino profumato al borotalco ho tratteggiato (ma solo virtualmente) una sorta di “toppa” o, se preferite, un cerotto del tipo “pic”. Operazione, credetemi, davvero delicata, per la quale ho avuto bisogno della piccola che ciuccettando mi ha fatto giungere il consiglio giusto per andare avanti. Voi intanto prendete nota.
Mi ha, infatti, suggerito: “Adesso premi il tasto “kiss me” ed esegui. Poi, successivamente, scorri col tasto destro del tuo mouse – il mio è di peluche – sul comando “smile at me”.
E il risultato è stato sorprendente, caro Nicolò. La mia nipotina è diventata “croccante” a tal punto che da domani la chiamerò “Helen cake”.
Un abbraccio e un ringraziamento da tutti noi (e dalla mia piccina).