Il Natale è alle porte.
E il senso dell'attesa si impossessa dei nostri cervelli e non solo di quelli.
Attendiamo qualcosa di nuovo, che ci stupisca e ci conforti facendoci conoscere qualcosa che cammina accanto a noi e ci è compagno di strada.
Ieri sera l'amico Enzo G. Leanza ci ha presentato la sua creatura:un libro, una rivista, un resoconto introduttivo a quanto succede nel variegato mondo della fotografia che amiamo frequentare e di cui siamo parte. Quante cose tra quelle pagine!
Dietro una libro di fotografia, dietro un'istituzione fotografica, dietro una galleria, dietro la vita di un fotografo c'è un tempo che è ricerca, riflessione, progetto, meditazione, volontà di conoscerci e comprenderci: ci siamo noi, insomma, anche quando ci chiamiamo Ghirri, Barbieri, Pieroni, Pantall.
Un vasto universo di immagini e di occhi che fanno la storia dello sguardo ovvero quel gesto, quella volontà di mettere a fuoco la realtà ed andare oltre l'infinito.
Dicevamo che è Natale, ed Enzo ci ha portato la sua creatura editoriale spiegandoci che l'ha pensata insieme ai suoi amici di sempre (e c'è pure tanta ACAF in questa amicizia) per provare a svelare l'enigma di un'immagine che, come immagine, enigma, forse, non lo è stata mai ma solo e semplicemente un "deposito di senso, un pretesto per dialogare".
Enzo ci ha fatto capire quanto possa essere importante questo progetto che intende condividere con tutta la foto-amatoialità italiana: proviamo allora a partecipare e condividere anche noi.
Buon Natale Spectrum e radioso avvenire