Convengo con Pippo sul fatto che Francesco Licandro abbia avuto il coraggio di trattare un grande fotografo (di cui si è, ormai, detto e ridetto), ma lo abbia fatto con metodo, focalizzando l'attenzione sulle notizie più importanti, senza tralasciare l'excursus della breve vita del grande artista.
Ciò che ho apprezzato particolarmente sono stati i due contributi, quello di Zannier e quello di Camilleri, l'uno tecnico, l'altro un fortunato e dolce aneddoto d'infanzia, che hanno contribuito tantissimo ad arricchire il mio personale ottimo ricordo della mostra dedicata alla produzione di Capa.
Infine merita attenzione la ricostruzione dello sbarco in Normandia che, per mezzo delle immagini e delle parole, è riuscita a farmi immedesimare in quell'orrore, confermando ciò che ho sempre pensato in merito alla guerra, cioè che essa non ha senso alcuno se non nella mente dei pochi pazzi che la promuovono e la strumentalizzano in nome del loro unico dio, il potere!
Per tutti gli altri, la maggior parte, è solo orrore, perdita, paura, dolore, mancanza, morte.
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