Può un morto farsi un autoritratto? Come si è arrivati al diritto d’autore per le immagini fotografiche? Si possono fotografare i fantasmi e le fatine? Si può cancellare un personaggio dalla storia cancellandolo da una fotografia? (Orwell?) Queste e molte altre le domande serie, semiserie o solo provocatorie presentate l’altra sera dal nostro inesauribile Pippo Pappalardo. Ripescando immagini storiche famose e meno note, dietro ognuna delle quali si nasconde una storia, a volte complessa, che ci mostra aspetti nuovi della nostra arte. La fotografia, appunto, nelle sue immagini controverse. Un complesso cammino, ricco di fascino, attraverso il quale ci ha guidati il nostro anfitrione per le stanze della conoscenza storico-fotografica. Come non perdersi nel fascino di questi racconti? Notizie (nozioni?) poco note ai più. Che ci stupiscono e ci ammaliano attraverso una giostra di emozioni. Con risvolti storici e legali articolati. (Abbiamo scoperto così che è importante anche per un fotografo avere un buon legale!) Chi meglio del nostro Avvocato poteva farci scoprire siffatti retroscena giuridici della fotografia? Peccato non poter realizzare dei supporti audiovisivi di queste serate di “Cultura fotografica” che rischia di andare persa nei meandri del tempo. In alternativa, come gli antichi, non ci rimane che tramandarci oralmente la conoscenza, almeno per chi ne è capace, ma la memoria ahimè, non è una delle mie virtù. Anche per questo ammiro/invidio profondamente Pippo Pappalardo.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose. (Cicerone)
A martedì prossimo
Buona luce a tutti
Emanuele
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