Ho caricato in gallery, nella sezione categorie fotografiche e mostre un mio lavoro intitolato " U' Gioia" di circa 40 immagini in bn , realizzate la domenica di Pasqua a Scicli in provincia di Ragusa.
"la domenica di Pasqua a Scicli si ha la celebrazione dell' "Uomo Vivo", costituita da 2 processioni; la prima si svolge la mattina, quando il SS. Sacramento è portato per le vie della città, per poi far ritorno nella chiesa di S. Maria La Nova per essere sostituito con il simulacro di Gesù risorto, il soggetto della seconda processione che poi verrà riportato nella chiesa del Carmine dove resterà per qualche ora, visto che la processione riprenderà nel pomeriggio per concludersi la sera quando il simulacro è riportato nella Chiesa di S. Maria La Nova. Da ricordare che a Scicli il Signore ha vari appellativi, uno fra tanti è "U gioia".
La Mattina verso le ore undici dalla chiesa di Santa Maria la Nova esce la processione del Venerabile, cioè del SS. Sacramento. La coda del corteo processionale non è ancora uscita dalla chiesa quando un numerosissimo gruppo di giovani s'impossessa della statua del Cristo Risorto, comunemente chiamato Gioia.
Sollevando energicamente alla massima altezza le aste della portantina con le braccia levate, i giovani gridano ripetutamente tutti insieme: Gioia! Gioia! Gioia! Ha così inizio un rito orgiastico inquietante e sublime. Per più di un'ora, dentro la chiesa, i giovani, a brevi e regolari intervalli, continuano a sollevare la statua, sbilanciandola lateralmente, in avanti, indietro, gridando sempre in coro: Gioia! Gioia! Gioia! È impressionante ciò che succede. Si celebra chiaramente un rituale erotico fortemente marcato. Per rendersene conto, basta guardare in viso e nei movimenti i giovani di Scicli, che sprizzano gioia e vitalità da tutti i pori. Essi improvvisano, giocano, si urtano, ridono con intima e totale partecipazione. Verso le ore dodici esce finalmente la bella statua lignea dell'Uomu vivu.
Clima orgiastico e ritmo frenetico portano il simulacro per le vie di Scicli, con tutta la montagna di fiori su cui poggia, spingendolo in alto e in basso, avanti e indietro, e in ogni direzione, secondo il capriccio e l'estro dei giovani che lo portano in giro, al suono delle marce più movimentate, sotto una pioggia di fiori gettati dai balconi delle case e in una tempesta di spari assordanti provenienti dal colle di San Matteo. Celebrano in modo primordiale, energico, istintivo, la forza e la gioia della vita, come negli antichi riti agrari, i cui valori, nella festa di Scicli, sono stati ereditati, rifunzionalizzati e consacrati." (Giuseppe Sava' )
Ho cercato di entrare nel vivo di questa celebrazione, rischiando certo la mia incolumità,ma ne valeva la pena! Dopo pochi minuti di sbandamento ho iniziato a muovermi seguendo i loro ritmi e ho potuto cogliere le loro espressioni. Un andirvieni e un movimento frenetico, una prova di coraggio e forza, un gesto
" eroico" quello dei portatori dell' "Omu vivu"... supportati da un intero paese esclamano a gran voce la loro devozione e la loro vitalità. Una festa di grande impatto emotivo, rischiosa si... dove sembra un miracolo che nessuno si faccia del male, ma considerando che la protezione di Cristo Risorto è lì sopra le robuste spalle di questi giovani, non ci si stupisce più di tanto che mai sia successo nulla. Difficile rendere tutto questo in fotografia, rispetto per esempio alla completezza di un formato video,ma spero di aver colto e consegnato al nostro comune vedere qualche momento di vera commozione. ( F. Barbera)
ecco il link diretto all'album:
http://www.acaf.it/new/cm/thumbnails.php?album=432