Alcune notti addietro ho intercettato in tv l'ennesima replica di un film della serie Camillo e Peppone.
Quando Don Camillo va al collegio dov'è coattivamente rinchiuso il figlio di Peppone - che lo vuole studente modello- . tra il vecchio prete ed l'innocente bambino si realizza lo scambio di un'esperienza: vivere appunto la vacanza.
Correre sugli argini del fiume, bagnarsi i piedi, raccattare vermi tra il fango e nidi di merli sugli alberi, e cantare, e ballare, e lanciare sassi a rimbalzello, e scoprire di avere fame, e mangiare castagne e bere acqua.
Intuizione geniale del regista per farci capire che la libertà che cerchiamo nasce proprio al centro del tempo liberato,
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