Il morbo maledetto ha chiuso gli occhi del critico Gemano Celant.
Molta fotografia che amiamo (Ghirri, Giacomelli, Jodice, Mulas,) e tanta fotografia che ci lascia scioccati e scandalizzati (Serrano, Mapplethorpe, Witkin, Cyndi Sherman) furono da lui attentamente studiati, approfonditi sicchè il suo viaggio all'interno della loro fotografia, negli anni, è divenuto la ricerca di un senso della fotografia contemporanea, un senso della sua modernità.
Grazie alla sua attenzione, l'opera di tanti fotografi è stata ricondotta nell'alveo della ricerca della cd, "arte povera" ma depositaria di una visione concettuale e che tanti esiti ha prodotto e, sopratutto, capovolto i nostri criteri di analisi e di giudizio.
Vi rinvio al libro antologico "Fotografia maledetta e non" edito da Feltrinelli.
La fotografia perde molto. Io perdo una persona che si ricordava di me.
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