ABACA' di Francesco Licandro |
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L’uomo e la vela, l’uomo e la natura, l’uomo e la voglia di lottare. Questi gli elementi di questo breve racconto che voglio condividere con voi. Le emozioni si fanno intense fin da subito; appena lasciato il pontile, il vento si alza e con tutta la sua forza riempie le vele: davanti a me il mare aperto, l'emozione che aspettavo, emozione rafforzata dal soffio del vento che mi porta lontano dal quotidiano… ma occorre essere sempre pronti a domare la forza della natura… e così gli ordini si susseguono frenetici: è necessario dare l'assetto giusto alla barca perché il vento è più forte ed il mare più gonfio... Nessuno può sbagliare, bisogna essere veloci, avere i riflessi pronti, bisogna saper volare tra le onde. E così, come ali di gabbiano, le vele sfiorano il mare e lo scafo fila veloce tagliando inclinato le onde. L’emozione è tanta e rimango ben saldo contro il bordo della barca, quasi sospeso verso l'infinito. Mi fanno compagnia il vento che urla la sua canzone ammaliatrice, il pungente sole e gli spruzzi salati sul mio volto. E come un gigante buono, da lontano mi osserva la mia amata “montagna”, sempre li a scrutarmi, sempre li ad attendere il mio rientro. |