ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

Se siete ancora a Catania, se state passeggiando sotto il caldo in cerca di emozioni, se non siete ancora stanchi di trovarle sprofondando il vostro sguardo dentro gli occhi del vostro compagno/a (e, credetemi, rimane ancora il modo migliore per liberare il tempo) allora potreste provare a cercare qualche buon libro fotografico, sia tra i nuovi arrivi, sia in qaulche fortunata "truvatura".

Io ci ho provato ed ho trovato per voi:

- Frank, Gli Americani, Contrasto, recente ristampa di un mitico libro che rappresentò il capovolgimento della filosofia fotografica di Cartier Bresson restituendo valori espressivi anche alla visione casuale e disordinata. Inalterato rimane il fascino dell'introduzione di Kerouac. Presso Cavalotto potrete trovarne alcune copie ed a nome mio o dell'ANAF potrete ottenere dalla titolare, Cetti Cavallotto, uno sconticino.

- Berengo Gardin-D'Alessandro, Dentro il lavoro/Dentro le case, Electa?, bellissime realizzazioni all'inizio degli anni settanta eseguite con spirito nuovo e col buon gusto tutto italiano. Ne ho rintracciata una copia presso la libreria antiquaria Prampolini, Via Vitt. Eman. 333, e trovasi nella scaffalatura entrando alla vs. dx. Il prezzo si aggira sui settanta euro ma la titolare lo vende con venti per cento circa di sconto ed in ogni caso li vale tutti perchè si fa sempre più raro ed il libro è in buone condizioni.

- Alberto Arbasino, I viaggi perduti, Bompiani, appendice editoriale delle manifestazioni FIat-Fotografia -Torino, curate da Daniela Palazzoli, autentica sintesi del senso del Gran Tour in fotografia. Una copia è disponibile presso la libreria Musumeci, Via Caronda 16, seconda stanza, scaffale alla parete entrando a sn. dietro il tavolo, quarto ripiano, pressocchè trascurato ma ben conosciuto nel suo valore dal titolare che non lo cederà per meno di 25/30 euro (mostratevi esperti della materia e fate il mio nome).

Ricordatevi che i libri fotografici si leggono rapidamente ma ci rimangono addosso .... come i baci.

Buon refrigerio, allora, da Pippo Pappalardo