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FILE 772/5992 |
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Bella atmosfera, bel bn, bei luoghi. Unica nota, direbbe il mio amico Alberto, la barchetta in primo piano un po' troppo vicina al bordo. Ma si sa ... tra il dire ed il fare ... si credo credo che quello in mezzo sia.tutto mare . sempre dal minuscolo monitor del mio cellulare di più non so dirti. Come si diceva una volta: mi piace. Saluti Emanuele
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Chiamato? Eccomi!!! Ciao Simone, ovviamente per i miei schemi mentali (che spero di abbandonare il più presto possibile) la barca è certamente troppo sul bordo, ma a prescindere da questo trovo questo scatto un pò sottotono sotto l'aspetto documentativo, mentre dal punto di vista narrativo non ci leggo una storia o un messaggio se non una importante porzione di mare da sempre al quanto "trafficata"... Ciao Alberto
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Grazie per i commenti! Si, in effetti quel bordo stretto mi da fastidio. Di questo scatto mi piaceva quella nebbia all'orizzonte e il "traffico" del Bosforo racchiuso in questo scatto: l'uomo con la sua barchetta, una barca un pò piu grande (per turisti?), una nave da trasporto merci, e il famoso ponte. Grazie ancora! Il dubbio legato a questo foto e che ho in generale è: quando una foto presenta al suo interno più scene (che a loro volta da sole potrebbero formare singole foto) è una nota di merito per aver racchiuso diverse scene in un unico frame o di demerito per la troppa confusione? Tendo a pensare, però, che cambi da foto in foto, anche se non so sotto quali principi. Simo
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Bella osservazione la tua! Non so se esiste un criterio codificato (francamente mi augurerei proprio di no) posso dirti solo come in questi casi mi regolo io... Innanzi tutto se avere più particolari, più dettagli, più storie all'interno dello scatto non genera disarmonia estetica o confusione e "pazzia", allora che ben vengano, alla fine sono sempre rscconti nei racconti che se ben distribuiti anche a livello di composizione, con il giusto peso dei piani, possono solo arricchire il lavoro. una volta stabilito che non si tratta di elementi di disturbo, ma solo elementi di arricchimento, allora inizio ad individuare quante foto nella foto trovo, le inserisco all'interno di un ipotetico frame immaginario e ne ragiono la valenza della loro composizione immaginandole come foto a se stanti... se funzionano e sono funzionali a ciò che voglio raccontare BINGO, altrimenti mi inizio a porre dei problemi! Mi hanno recentemente insegnato , che una lettura della foto in questi termini, aiuta anche ad avere spunti per ulteriori approfondimenti all'interno del proprio "progetto" od in generale di futuri lavori!!!
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Ripasso in questa foto per due motivi. Primo che con molta leggerezza mi sono attribuito un'amicizia non scontata, ma sicuramente esistente per parte mia, e me ne scuso. Anche se data la risposta penso sia stata accettata per buona . Secondo che proprio oggi mi sono reso conto che tanto più la scena diventa complessa tanto più difficile risulta valutare, al momento della ripresa ('che ad opera finita col senno di poi tutto diventa più facile) l'effetto di ogni singolo componente al risultato finale dell'immagine. Sia per motivi che riguardano la fisiologia della percezione visiva, sia perchè gli elementi diventano sempre più piccoli ed irriconoscibili nel mirino (che in APS è più piccolo), sia infine per la difficoltà di avere e tenere in buon conto la convergenza parallela (politichese) di più azioni nello stesso momento. Sono stato abbastanza oscuro nel concetto? Emanuele
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Caro amico Emanuele (e con questo...) beh, si certo non è semplice, anzi è certamente più difficile tenere più parti contemporaneamente sotto controllo, ma la questione a mio avviso dovrebbe essere guardata da una prospettiva diversa, ossia: più che a cosa fai sul posto, il problema è come ti comporti a casa, dopo aver fatto del tuo meglio, compatibilmente con le proprie abilità , con i propri strumenti, etc. Mi spiego meglio. Supponiamo di essermi impegnato al massimo, di averci provato e di aver fatto tutte le possibili valutazioni del caso nel secondo o poco meno che tradizionalmente il fotografo si ritrova a disposizione. Bene! A questo punto la foto me la riguardo, ed il problema di Simone (e non solo, io mi ci ritrovo tranquillamente tra questi abbastanza spesso) è capire se la foto funziona oppure no, se gli elemnti disposti nel miglior modo possibile funzionano oppure non sono armoniosi... in questo caso tu che cosa faresti? Ritengo che l'argomento sia davvero stuzzicante? No? ...in "amicizia" Alberto
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Caro amico (e mi sento onorato di poterlo scrivere), la risposta è solo apparentemente facile: Cestino! dovrei dire (precisiamo non per questa immagine ma per l'ipotetica non funzionante, non mi permetterei). Ma ... il problema del linguaggio fotografico è riuscire a dimenticare i colori del mare, il suono delle sirene ed il richiamo del muezzin, il fascino di una città incantata e concentrarmi solo su quello che tutti gli altri possono vedere. Dove gli altri sono i non autori della foto. Allora e solo allora forse potrei esprimere un parere obiettivo. Ma sai com'è è così difficile guardarsi in faccia la mattina e dirsi "ma quanto sei brutto" a me non riesce quasi mai!
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