ACAF - Associazione Catanese Amatori Fotografia

Mi sembra sia una foto di un lavoro piÃđ ampio, che peraltro credo di aver già visto... se non sbaglio in quell'occasione (non sono certo perÃē questo facesse parte della serie) facevi riferimento alla diverse dignità del sonno o qualcosa di simile, potresti, se ti va chiarire meglio il concetto del tema conduttore... visto cosÃŽ singolarmente, almeno che non si tratti di un reportage di denuncia, non amo scatti di questo tipo, ma prima di esprimermi in merito vorrei se possibile saperne un pÃē di piÃđ! ciao alb.o

si effettivamente fa parte di un lavoro che ho presentato al Medphotofest 2010.......ma di te non mi ricordo......sicuramente non ci saremo presentati. Comunque questo scatto ÃĻ inedito,non l'ho inserito nella serie presentata o meglio ho inserito la stessa immagine che ritrae il soggetto per intero. La serie non denuncia niente........coglie semplicemente dei soggetti addormentati in modi differenti a secondo del loro status sociale: dal benestante al museo.........al giovane senza tetto per strada.

Cosi' e' uno scatto tra mille... PerchÃĐ ritrarre il sonno di un ragazzo in difficolta', cosi' in pieno volto e nel sonno peraltro... Fossi stato io il soggetto ripreso non Vrei apprezzato il tuo scatto, e da lettore del tuo segno, perdonami e' il mio sincero parere, non lo apprezzo neanche! Credo che per giustificare ed inserire nel tuo lavoro il sonno di chi e' piu' sfortunato, avresti almeno dovuto tentare di riprenderlo di scorcio o cmq in una posizione tale da non svelare la sua identità in modo da rendere il soggetto astratto e solo un rappresentante di quello che tu chiami il suo "stato sociale" ... Non so trovo il perche' di questo scatto poco valido e non giustifica la messa in piazza di un disagio di una persona cosi' solo per stare all'interno di una collezione, di una serie, o ancor peggio di uno scatto singolo... Sarebbe stato molto diverso invece se fosse stato parte di un lavoro di denuncia, un tentativo di dare una mano... La foto poi tecnicamente e' valida, almeno secondo il mio modesto pliber

La ritrattistica ÃĻ un settore molto delicato perchÃР“dovrebbe” attenersi al rispetto della legge sui diritti d’immagine e dico “dovrebbe” perchÃĐ potrei farti tanti riferimenti a grandi fotografi che nel loro repertorio hanno foto di questo tipo e non credo che abbiano costruito la loro carriera a chiedere consensi. Oppure quante e quante volte abbiamo osservato immagini del terzo mondo, non appartenenti a lavori di denuncia o di aiuto umanitario, ma semplici reportage di viaggio. Mi chiedo anche come Scianna avrebbe potuto pubblicare “Dormire o forse sognare” (raccolta di circa un’ottantina di scatti sui dormienti) se avesse avuto questo impedimento morale?
Alcune delle tue foto ritraggono delle personeâ€Ķâ€Ķ..immagino quindi che tu sia al corrente che oltre al consenso allo scatto, i ritratti avrebbero dovuto firmarti una liberatoria per la pubblicazione. Vedi, tocchiamo un argomento molto spinoso per noi appassionati.
Quando fotografo seguo il cuore e in queste occasioniâ€Ķâ€Ķâ€Ķoso lo scatto e mi prendo le mie responsabilità.
Ritrarre solo in eventi di pubblico interesse o in manifestazioni religiose mi limita parecchio ed inoltre ogni volta che ho avanzato il consenso per un ritratto, mi hanno puntualmente rifiutato lo scatto.
Per quanto riguarda il resto, rispetto il tuo modo di fare fotografiaâ€Ķâ€Ķâ€Ķ..ma tutte le considerazioni che fai, io non le faccio, non perchÃĐ ho poca sensibilità, ma perchÃĐ amo fotografare ciÃē che i miei occhi ritengono validoâ€Ķâ€Ķâ€Ķil giovane sarà stato consapevole di dormire per strada, sarà stato consapevole di essere ripreso dalla gendarmeria, sarà stato consapevole di essere ubriaco o disagiatoâ€Ķâ€Ķâ€Ķ..il fatto ÃĻ che non lo nasconde ed io non penso di averlo nÃĐ offeso, nÃĐ umiliato. Ultimamente un concorso per portfolio ÃĻ stato vinto da una serie di foto su un malato di sclerosi multiplaâ€Ķâ€Ķâ€Ķâ€Ķâ€Ķbeneâ€Ķâ€Ķâ€Ķ..qui ravviso quello che dici tuâ€Ķâ€Ķ..ovvero questo autore specula sulla sensibilità del tema sociale, ma cosa denuncia di nuovo che non sia conosciuto, che aiuto promuove quando presenta il lavoro ad un concorso fotografico?
Il mio lavoro ritrae una condizione di vita che accomuna dei soggetti variegati per il puro scopo di appartenere ad un vissuto non svanito nel nulla.

Si l'argomento dei diritti sull'immagine ÃĻ un argomento molto spinoso e fastidioso, abbiamo peraltro approfondito l'argomento in sede il mese scorso dal punto di vista prettamente legale, ma non credo sia questo il punto! Avevo semplicemente espresso (prima che il telefonino mi abbandonasse, e chiedo scusa per aver quindi lasciato il post precedente un pÃē a metà) il mio parere in merito al ritrarre cosÃŽ apertamente a prescindere dal consenso, chi di fatto vive una situazione di disagio, senza una ragione specifica... ti dirÃē di piÃđ, passi lo scatto, ma perchÃĻ renderlo pubblico? Se all'interno di un lavoro piÃđ ampio con un suo scheletro portante importante, bene tutto sommato lo capisco, anche se non lo condivido, se sta all'interno di un reportage di denuncia mi sa che debba essere anche condiviso... Ovviamente il mio pensiero non ÃĻ legato solo al tuo scatto, ma parimenti non ÃĻ legato a Scianna (ovviamente) anche perchÃĻ ne tu ne io siamo Scianna... Non credo sia un problema solo di sensibilità, sono scelte